Historia Regum Britanniae
La Historia Regum Britanniae, tradotta come "Storia dei re di Britannia", è un testo medievale scritto da Geoffrey di Monmouth intorno al 1136, ed è un resoconto della storia britannica costellato di riferimenti fittizi e racconti drammatici.
Partendo dalla fondazione delle isole britanniche da parte dei Troiani e seguendo le tracce di coloro che hanno preso il potere fino all'epoca degli anglosassoni, questo libro costituisce una componente essenziale della Storia della Gran Bretagna.
La Materia della Britannia si riferisce alla raccolta di opere letterarie medievali che raffigurano la leggenda e la mitologia, intrecciate con storie di eroismo e patriottismo, che esemplificano questo genere letterario.
Come fonte medievale, il testo ha un grande valore e, anche se può rivelarsi fittizio e fortemente travisato dai fatti, il libro offre un'interessante visione del mondo medievale.
Historia Regum Britanniae, di Geoffrey of Monmouth
Il libro si rivelò estremamente popolare presso il suo pubblico medievale. Questa popolarità superò di gran lunga le aspettative e successivamente il testo latino fu tradotto in diverse altre lingue, permettendo al libro di diventare una fonte importante per molti fino al XVI secolo.
Geoffrey di Monmouth, nato nel Galles intorno al 1100, era un monaco e uno studioso influente. Si pensa che abbia trascorso la maggior parte della sua vita al di fuori del Galles, dato che il suo nome compare in diverse carte nella zona dell'Oxfordshire. Nel 1152, Geoffrey divenne vescovo di St Asaph, consacrato dall'arcivescovo Theobald di Bec a Lambeth.
La sua opera più famosa è la "Historia Regum Britanniae", completata intorno al 1140 e apparentemente basata sulla traduzione di antichi testi britannici. Il libro ripercorre la storia della Gran Bretagna, attraverso racconti intrepidi che vanno dall'invasione romana di Giulio Cesare alle storie di Re Lear e Cimbelino. La narrazione include alcuni dei miti e delle leggende britanniche più avvincenti che conosciamo oggi.
Bruto il Troiano
Il libro è organizzato in dodici sezioni: la prima parte copre dieci secoli, a partire dalla guerra di Troia e dal mitico fondatore della Britannia, Bruto, pronipote del principe Enea, mentre gli ultimi sei libri del manoscritto narrano gli eventi dell'epoca di Re Artù.
Guarda anche: Lord HawHaw: la storia di William JoyceIn effetti, il libro è servito come base per la leggenda arturiana, con Merlino e la mitologia di Artù che si sono radicati nella narrazione britannica per i secoli a venire. La leggenda di Re Artù era una parte vitale dell'opera di Geoffrey of Monmouth e continua a essere popolare ancora oggi.
La sua rappresentazione di Re Artù come grande re di Britannia che difese il suo regno contro i Sassoni, avrebbe catturato l'immaginazione del mondo medievale. La storia di Geoffrey includeva i dettagli della leggenda di Artù, tra cui il mago Merlino, sua moglie Ginevra e la spada Excalibur. Con le aggiunte alla storia da parte dello scrittore francese Chretien de Troyes, la storia di Artù assunse un carattere completamente nuovo.Le storie del Santo Graal, dei Cavalieri della Tavola Rotonda e di altri personaggi hanno contribuito a renderlo uno dei racconti preferiti del Medioevo.
Pur vivendo una vita religiosa, Geoffrey dedicò molto del suo tempo all'erudizione, scrivendo in latino, che era la lingua franca del mondo accademico nell'Europa medievale.
Geoffrey ha attinto materiale da un'ampia gamma di testi, tra cui la "Storia ecclesiastica del popolo inglese" del Venerabile Beda e la "Historia Brittonum", un testo del IX secolo. Da questa varietà di fonti Geoffrey è stato in grado di estrarre storie ed eventi che potevano essere adeguatamente raccontati con abbellimenti elaborati e narrazioni vivaci.
Illuminazione di un manoscritto del XV secolo della Historia Regum Britanniae, che mostra Vortigern, re dei Britanni, e Ambros che assistono alla lotta tra due draghi.
L'opera di Geoffrey si radicò molto presto nella cultura popolare, tanto che diversi secoli dopo, all'epoca di Shakespeare, il suo libro era disponibile sia in latino che in francese normanno. Poiché l'"Historia" contiene quello che si ritiene essere il primo manoscritto della storia di Re Lear e delle sue tre figlie, potrebbe essere stata utilizzata come utile fonte di ispirazione per il romanzo di Shakespeare.talento in erba di un grande scrittore come lo stesso Shakespeare.
L'obiettivo del libro era quello di documentare un racconto vasto e impressionante su come è nata la Gran Bretagna, con storie avvincenti che hanno catturato l'immaginazione del suo pubblico medievale. Nonostante il fatto che già nel XVI secolo gli studiosi avessero iniziato a metterne in dubbio l'attendibilità, rimane una fonte storica preziosa e ancora oggi le storie leggendarie di figure storiche, mitiche oaltrimenti, continuare a coinvolgere i lettori in lungo e in largo.
Jessica Brain è una scrittrice freelance specializzata in storia, residente nel Kent e amante di tutto ciò che è storico.
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