Le origini delle fate
La maggior parte di noi pensa alle fate come a creature minuscole, che si muovono su ali di paglia, agitando una bacchetta magica, ma la storia e il folklore raccontano una storia diversa.
Quando la credenza nelle fate era comune, la maggior parte delle persone non amava nominarle per nome e si riferiva a loro con altri nomi: il Piccolo Popolo o il Popolo Nascosto.
Sono state date molte spiegazioni per la credenza nelle fate: alcuni dicono che sono come fantasmi, spiriti dei morti, o che erano angeli caduti, né abbastanza cattivi per l'Inferno né abbastanza buoni per il Paradiso.
Esistono centinaia di tipi diversi di fate: alcune sono creature minuscole, altre grottesche, alcune possono volare e tutte possono apparire e scomparire a piacimento.
Le più antiche fate documentate in Inghilterra furono descritte per la prima volta dallo storico Gervaso di Tilbury nel XIII secolo.
I brownies e gli altri hobgoblin (nella foto a destra) sono le fate guardiane, utili e che si occupano dei lavori domestici e dei lavoretti in casa. Nell'Aberdeenshire, in Scozia, sono orribili da vedere, non hanno dita o dita separate e nelle Lowlands scozzesi hanno un buco al posto del naso!
Guarda anche: Castello di Canterbury, Canterbury, KentLe banshee sono meno comuni e più sinistre, di solito appaiono solo per preannunciare una tragedia. Nella tradizione delle Highlands la Lavandaia, una megera con i piedi a ragnatela, una sola narice e i denti a becco d'oca, viene vista lavare i vestiti sporchi di sangue solo quando gli uomini stanno per andare incontro a una morte violenta!
Goblin e Bug-a-boos sono sempre maligni: evitateli se possibile!
Guarda anche: La battaglia di NasebyLa maggior parte delle fate della natura sono forse discendenti di dei e dee precristiani o sono gli spiriti degli alberi e dei corsi d'acqua.
La Black Annis, una megera dal volto blu, che infesta le Dane Hills nel Leicestershire, e la Gentle Annie, che governa le tempeste nelle pianure scozzesi, discendono forse dalla dea celtica Danu, madre delle fate delle caverne irlandesi. Le sirene e i tritoni, gli spiriti dei fiumi e delle piscine, sono le fate della natura più comuni.
Il gas di palude produce le fiamme tremolanti che aleggiano sui terreni paludosi e dà origine alla credenza di Jack-o-Lantern, una fata molto pericolosa che infesta i terreni paludosi, attirando gli incauti viaggiatori verso la morte nelle paludi!
Nel 1962 la moglie di un contadino del Somerset ha raccontato di aver perso la strada sulle Berkshire Downs e di essere stata riportata sulla retta via da un omino vestito di verde che è apparso improvvisamente al suo gomito e poi è scomparso!
Una donna in vacanza in Cornovaglia con la figlia si imbatté in un omino verde con cappuccio e orecchie a punta. Furono così allarmate che corsero verso il traghetto, infreddolite dal terrore. Un'altra testimonianza del XX secolo: allora crediamo alle fate? Mi chiedo!